Per l’associazione sono stati 2 anni di crescita, di nuovi progetti, di tentativi e di soluzioni. Sono bastati due anni di impegno costante per cambiare il destino di tante persone, me compresa. Certo, il mio non è paragonabile al destino di un abitante di Tonj, ma in qualche modo credo che, o perlomeno per me è stato così, poter condividere l’Africa con il proprio compagno, viaggiando in situazioni e luoghi non sempre ospitali, con un bagaglio materiale ridotto al minimo ma pesante dal lato emozionale, riuscire a fare squadra sempre e comunque, abbia cambiato il mio, il nostro destino.
E come nelle migliori favole, quale meta migliore per il viaggio di nozze se non la nostra tanto amata Africa? Sì, ma dimenticatevi resort extralusso, spiagge bianche e mare cristallino. Il nostro è stato il Viaggio.
Siamo partiti dall’Italia a inizio dicembre, dopo una settimana a Guruè (Mozambico) nella missione di un amico sacerdote, Padre Luciano Cominotti, intraprendiamo un viaggio della speranza verso l’aereoporto di Nampula, da dove raggiungere il Sud Sudan. Viaggio della speranza perché abbiamo viaggiato per 8 ore incastrati (nel vero senso della parola, abbiamo portato i segni sulla schiena per un mese e mezzo) nel cassone di un autocarro con altre 35 persone, bagagli e animali compresi. Voi avete mai viaggiato vicino ad una gallina o a una capra? Che avventure! Come mi manca viaggiare… comunque…
Arriviamo a Tonj, e ad attenderci Fabrizio, un nostro volontario e grande fotografo (qualche foto che vedete è sua, e Daniela che sarebbe ripartita il giorno seguente. La nostra è stata una toccata e fuga ma, in un anno così significativo per noi, non potevamo esimerci dal passare a salutare i nostri amici di Tonj, già che sei in Mozambico vuoi non fare una scappata?!
Anche per il Sud Sudan è un periodo importante, anzi, il più importante. Siamo a metà dicembre e dal 9 gennaio 2011, 3.2 milioni di persone voteranno per l’indipendenza, o meno, del Sud Sudan. Sono giorni di grande fermento, di eccitazione collettiva, di libertà. Sono i giorni dei dibattiti politici sotto ad enormi piante di mango, dei programmi radiofonici che spiegano come votare per evitare l’annullamento del voto, degli scontri armati. Il Sudan era un paese in cambiamento, chissà quale sarebbe stato il suo destino…
Noi siamo stati a Tonj troppo poco, anche se l’idea di rimanere per le votazioni ci ha stuzzicato, ma il 9 Luglio 2011 è nato il Sud Sudan, il 54° stato africano, con il 97% delle preferenze.
P.s. Tra l’altro abbiamo ricevuto due bellissimi regali di nozze… Due presepi (visto il periodo del viaggio) in vero stile africans. Meravigliosi!
- con Suor Rosa e Daniela
- Fabrizio Minini
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